E-Motus servizio di trasporto grauito per ragazzi e persone in difficoltà

Via V. Veneto 65 Bonate Sotto (BG)
E-Motus

A coloro che non possono muoversi in autonomia, E-Motus offre un servizio di trasporto gratuito, alternativo al mezzo pubblico e ai trasporti a pagamento.

    A questo si aggiunge:

    - La capacità dei nostri operatori di creare un legame con i ragazzi che spesso vivono situazioni di fragilità e sofferenza.
    - La competenza con cui sappiamo gestire un alto livello di complessità legata a luoghi, situazioni, persone e bisogni differenti.
    - L’impegno che ci assumiamo nell’accompagnare i bambini dei reparti di pediatria oncologica e trapianti.
    - La flessibilità dei nostri operatori.
    - La responsabilità con cui i nostri collaboratori si fanno garanti della tutela di un bambino che è in comunità o in affido.
    - Il progetto tutela i bambini che vivono una condizione di fragilità temporanea, in particolare quella che richiede l’intervento dei servizi sociali.

    La domanda di accompagnamento arriva:

    • Dall’azienda ospedaliera Papa Giovanni XXIII
    • Dai servizi sociali del territorio di Bergamo e di Dalmine
    • Dalle strutture e dai progetti delle cooperative Il Pugno Aperto e l’Impronta

    Testimonianze su E-Motus

    Stefano Radaelli, autista del progetto E-Motus
    Ogni trasporto è un’incognita, non sai chi salirà sul furgone. C’è la difficoltà dell’approccio, c’è un po’ di imbarazzo iniziale, devi affrontare tante situazioni diverse che, a volte, ti stupiscono.
     

    C’è la fatica di accompagnare alcune occasioni di grande fragilità e sofferenza, come i minori che vengono messi in comunità. Non trasporti solo una persona, ma anche la sua sofferenza. Ti verrebbe voglia di intervenire, magari con un abbraccio, e ti devi trattenere.
    C’è anche il bisogno di spiegare il senso del servizio agli adulti che accompagno, come funziona, perché lo faccio e lo facciamo. Le persone pensano sempre che ci sia una motivazione economica di fondo e quando capiscono che non è così sono molto grati.
    Mi sento utile per altre persone, ricevo gratitudine, a volte vorrebbero darmi dei soldi per esprimere la loro riconoscenza perché non sanno come ringraziarmi.
    Io ci metto il mio guidare, gli orari sballati, il mio tempo, ci metto la passione.
    Il progetto mi ha dato l’opportunità di incontrare alcune situazioni di fragilità e capire il senso di alcune cose, grazie anche al confronto con gli addetti ai lavori, mi è di grande aiuto anche nel mio essere padre adottivo.

    Daniel Voci, autista del progetto E-motus
    Bisogna avere molta pazienza e essere versatili. Incontro molte persone diverse: alcune molto chiuse, altre con cui c’è un dialogo e una maggiore conoscenza.

    Bisogna saper gestire la parte emotiva. Cerco di gestire nel modo migliore l’impatto di alcune situazioni, e portare avanti il mio lavoro in modo sereno.
    È un’esperienza che fa crescere a livello personale. Incontro situazioni che mi fanno fare dei pensieri che altrimenti non farei. Cerco di dare serenità, incoraggiamento, cerco di aiutare più che posso le persone. Cerco di dare qualcosa agli altri, ma puntualmente mi porto a casa qualcosa io.

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