Storie da Abitare Solidale

Bergamo

La valigia

Non devo dirlo. O forse devo. Ma se lo dico alle educatrici poi lo riportano nel documento. E poi come faccio? Non possono sapere che lui è stato qui, lui che non può stare con i miei figli. Poi me li portano via.


No, non voglio. Che storia invento per questo coso rotto? Non posso dire che è stato lui. Dirò che è stato il grande, tanto lui si arrabbia spesso. Vorrei dire che è stato qui. Se non lo dico non ne esco più. Lui mi fa male. Ma se io lo dico, poi lui mi dice che lo tradisco. Io non voglio tradirlo, ma non voglio più che mi faccia male. Lui mi ha fatto male per 20 anni. Prima uno schiaffo e mi ha detto che si era sbagliato.

Io ci ho creduto perché lui mi amava. Poi ne è arrivato un altro, un altro e un altro ancora. Per tutti questi anni. Lui ha sempre detto di amarmi, ogni volta si è scusato, prima la botta, poi il complimento, un piccolo regalo, un grande gesto di affetto. Tanto mi faceva male, tanto più mi faceva stare bene.

Io l'ho detto alle educatrici, ho detto che vivo nel suo ricatto, ma non mi credono. Credono che sia una falsa e che nasconda le cose. E continuano a chiedere. Non posso dire la verità. Glielo voglio dire prima o poi che lui è stato qui, anche se ci rimarranno male. Ma adesso non ne ho la forza.

 

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